Gianna Botti scopre la sua passione per l’acquerello iniziando da autodidatta e capisce ben presto che questo non le basta. Per questa ragione inizia un percorso di approfondimento della tecnica frequentando vari corsi.
I suoi lavori risultano non solo gradevoli agli occhi ma anche contenitori di una profondità e di una malinconia che dimostrano un animo sensibile e una maestria nel riportare sulla carta le sue fragilità.
Nei suoi acquerelli monocromatici si riesce a percepire il suo mondo e ciò darà la possibilità all’osservatore di fare un’esperienza unica.
Mara Giacon
Ci sono tanti modi per raccontare il mondo che ci attrae, ma quello dell’acquerello, penso sia il più efficace perché capace di esperienza, immediata e personale .
La pittrice Botti riesce nelle sue opere a captare il fenomeno della dimensione cromatica, la finezza dei toni, la ricchezza dei timbri e le intuizioni calde dei fermenti pittorici.
Il suo percorso creativo di acquerellista si misura così tra lontananza e realtà, vicina e confronto tra il visivo e l’inedito, per soluzioni che sono il frutto di un capire dove fermarsi e quanto poi , continuare oltre.
Le composizioni appaiono così caratterizzate da un ritmo musicale fatto di luce, di dolce armonia e di accordi intimi, intervallati da bruciante solarità: c’è un silenzio che è nutrimento per la mente e che porta nel regno delle immagini che non muoiono.
Gianni Lollis